Pausa pranzo…in tempi di Covid!
Un pentolino che bolle sul fuoco può essere il preludio a qualsiasi gioia del palato. Potrebbe contenere due splendide uova bianche giganti che, una volta sode, saranno trasformate in gustose uova mimose; oppure potrebbe ospitare un succulento minestroncino di casa realizzato con verdure di stagione tagliate piccole piccole: cime di rapa, cime di broccolo, patate novelle e carote a julienne!
Un pentolino che bolle sul fuoco può essere il preludio a qualsiasi gioia del palato. Potrebbe contenere due splendide uova bianche giganti che, una volta sode, saranno trasformate in gustose uova mimose; oppure potrebbe ospitare un succulento minestroncino di casa realizzato con verdure di stagione tagliate piccole piccole: cime di rapa, cime di broccolo, patate novelle e carote a julienne! Oppure l’uovo, una volta alla coque o “incamiciato”potrebbe incontrare una ciotola del minestroncino di casa ma non prima di essersi sdraiato su una fetta di caciocavallo ragusano arrostito! Signori, che matrimonio perfetto! Manca solo il testimone: un goccio d’olio a crudo, di quello buono, magari un DOP del Cilento, magari firmato Sensazionitaliane!
Ma stasera no! Stasera devo riflettere, devo essere svelta perché ho già sonno e domani sarà lunedi’!! Una babele di facce arrabbiate e nevrotiche (come fosse un’offesa personale il dover ricominciare la settimana), scartoffie che crescono, animate da un incantesimo dell’apprendista capo, sulla scrivania che puzza ancora delle patatine mangiate il venerdi’ precedente!!
In tempi di COVID le mense aziendali sono chiuse e le gastronomie a portar via, bisogna dirlo, non ispirano i più! Quindi la pausa pranzo, per quelli che, come me, erano abituati ad andare in trattoria (un’ottima trattoria) si trasforma in un momento di solitaria verità: quel che siamo riusciti a prepararci la sera prima, sarà quello il nostro pranzo! Non abbiamo voglia di cucinare? L’indomani è probabile che digiuneremo o andremo a rubare le gallette alla collega dell’ufficio accanto!
E’ la sfida della “Home On The Job”, il pezzo di casa che se siamo stati bravi, saremo riusciti a portarci a lavoro per un’amichevole, confortante, ora di pranzo. All’inizio appariva qualcosa di triste, di scontato: tante teste basse sul proprio porta pranzo che si alzano solo verso il monitor per leggere qualche brutta notizia sul giornale.
Ma a ben pensarci, il fatto di cucinare la sera prima ciò che si mangerà al lavoro il giorno dopo non è poi così male! Acquisisce un valore, potremmo dire, “apotropaico”, porta bene!! Ed è piacevole, l’ho sperimentato sulla mia pelle, ritrovare sul tavolo che ospita le nostre scartoffie un gradito frammento della nostra quotidianità casalinga.
Tutto sommato è anche una buona occasione per trattarci bene! Preparare piatti semplici ma con ingredienti di buona qualità, sani, gustosi che fanno davvero la differenza per la nostra giornata di lavoro! Tutto sommato quindi, si tratta di un momento di riflessione: riusciremo o non riusciremo a dedicare a noi stessi le giuste attenzioni per garantirci un pasto gradevole e sano invece di demandare ad altri la nostra salute e di spendere i nostri soldi in quello che la maggior parte di noi ha sempre considerato un modo per “staccare”?
E mentre termino di scrivere questo post osservo il mio di pentolino che bolle e bofonchia sul fuoco in attesa di capire anche lui cosa dovrà ospitare! Ma è presto detto: mezze penne rigate di semola di grano duro dei mastri pastai BETTINI di Frosinone (prodotto italiano in pack riciclabile!! Ben fatto Bettini) che si tufferanno su un letto di pomodorini gialli in succo Sensazionitaliane ! Origano, olive e ….il basilico lo metto fresco domani, prima di uscire!!
Una manciata di dragees Sensazionitaliane e via…verso nuove avventure!
Sarà un ottimo lunedì!!
Sabine